Vicolo della Cultura

Quartiere Giovani: la rivoluzione che parte dai vicoli dimenticati

Rigenerare. Coinvolgere. Trasformare.

È partito Quartiere Giovani, il nuovo progetto promosso da Vicolo della Cultura ETS e finanziato dall’Unione Europea tramite il Corpo Europeo di Solidarietà, che trasforma due luoghi simbolici tra Napoli e Ottaviano in spazi vivi di cultura, partecipazione e riscatto sociale.

Non è solo un intervento urbanistico: è un processo che mette al centro i giovani, la legalità, l’arte e la cittadinanza attiva per rigenerare spazi pubblici oggi dimenticati, restituendoli alla comunità.

Due luoghi, due simboli da trasformare

Il progetto si sviluppa in 12 mesi su due aree fortemente emblematiche per la storia e l’identità del territorio:

  • Piazzetta Lepri, nel Rione Borgo di Napoli, diventerà il Giardino della Cultura: un nuovo spazio verde, sostenibile e inclusivo, dove piante, parole e opere di eco-design si intrecciano per dare vita a un luogo di incontro, socialità, lettura e riflessione condivisa.

  • I vicoletti di Ottaviano – un tempo epicentro della Nuova Camorra Organizzata – saranno trasformati nel Vicolo della Cultura, un intervento artistico e partecipativo che porterà il segno dell’anticamorra e dell’impegno giovanile, attraverso street art, arredi urbani e installazioni che raccontano il passaggio dal buio alla luce.

I giovani al centro del cambiamento

Quartiere Giovani è molto più di un progetto di rigenerazione urbana. È una chiamata all’azione per ragazze e ragazzi tra i 18 e i 30 anni, in particolare NEET, studenti, giovani con meno opportunità. Un percorso di 12 mesi fatto di laboratori, workshop, incontri con la comunità e azioni concrete per imparare, agire e lasciare un segno.

Il progetto è guidato da Davide D’Errico, vicepresidente di Vicolo della Cultura, con anni di esperienza nella rigenerazione urbana e nell’innovazione sociale:

“Il nostro obiettivo non è solo trasformare i luoghi oggi dimenticati in simboli di riscatto, cultura e partecipazione ma vogliamo creare un cambiamento duraturo anche di mentalità. Vogliamo che ogni ragazzo e ragazza senta di avere il potere di cambiare ciò che lo circonda e di incidere nel futuro della propria città”, racconta D’Errico, “Soprattutto dove la camorra ha messo radici di morte, noi vogliamo far germogliare la primavera della partecipazione e dell’impegno giovanile.”

 

Un modello da replicare

Street art, giardinaggio urbano, eco-design, legalità, sostenibilità, partecipazione attiva. Questi non sono solo strumenti creativi: sono leve di cambiamento culturale. Quartiere Giovani non si ferma a Napoli e Ottaviano. È un modello replicabile, un esempio virtuoso di come i giovani possano rigenerare, letteralmente, il proprio futuro.

Grazie a un’intensa campagna di comunicazione multicanale e a eventi pubblici previsti nei prossimi mesi, il progetto vuole ispirare anche altre comunità e territori. Perché ogni spazio pubblico recuperato è un passo verso una città più giusta, inclusiva e viva.

 

Ti interessa partecipare? Scrivi ad info@vicolodellacultura.it

 

[progetto finanziato dall’UE nell’ambito del European Solidarity Corp – Progetto n. 2025-1-IT03-ESC30-SOL-00034]